Il Dottorato industriale consente alle imprese e agli enti (pubblici e privati) di formare, rafforzandone le competenze, i propri dipendenti nell’ambito di un Corso di dottorato di ricerca.

Il Dottorato industriale prevede la stipula di una convenzione tra un’impresa o un ente, pubblico o privato, e l’Università di Modena e Reggio Emilia che preveda tanti posti riservati quanti dipendenti si intende far accedere al percorso del dottorato.

Il percorso formativo, che include sia la frequenza a corsi universitari che lo svolgimento dell’attività di ricerca, viene costruito di comune accordo tra il promotore del dottorato industriale e il Collegio Docenti in modo tale che sia coerente con le attività di ricerca e sviluppo promosse dall’azienda/ente. Il/La dottorando/a saranno seguiti da due tutor, uno accademico ed uno interno al promotore per l’intera durata dello svolgimento del dottorato.

L’aggettivo “industriale” è inteso in senso ampio “includendo tutti i settori del mercato del lavoro privato e pubblico, dalle imprese profit, alle istituzioni pubbliche, fino a ONG e istituzioni di tipo caritatevole o culturale” (Commissione Europea 2011).

I requisiti per l’impresa/ente
Possono candidarsi all’attivazione di posti di dottorato industriale (riservati ai dipendenti), i soggetti pubblici e privati attivi nel campo della ricerca e dello sviluppo. Per poter attivare la convenzione con l’Università le imprese/enti devono rispettare almeno uno dei seguenti requisiti:

  • aver partecipato con esito positivo a progetti di ricerca nazionali e internazionali;
  • aver depositato brevetti nell’ultimo quinquennio;
  • disporre di almeno una sezione aziendale dedicata alla ricerca e sviluppo.

Il/la dipendente deve possedere uno dei seguenti titoli di studio: laurea magistrale (D.M. 270/04), laurea specialistica (D.M. 509/99), laurea del vecchio ordinamento (ante D.M. 509/99) o analogo titolo conseguito all’estero.

L’impegno per l’impresa/ente
L’impresa/ente si impegna a corrispondere all’Università di Modena e Reggio Emilia le quote e i contributi di iscrizione, oltre che il fondo per l’attività di ricerca svolta nel secondo e terzo anno di dottorato.

Sgravi fiscali

Ai sensi dell’articolo 1, comma 353 della legge n. 266/2005, sono integralmente deducibili dal reddito del soggetto erogante (soggetti IRES e IRAP) i fondi trasferiti a favore di università e fondazioni universitarie, per il finanziamento della ricerca (comprese le borse di studio), a titolo di contributo o liberalità.


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